Insediamento del presidente della Repubblica: cosa ha detto Mattarella

«La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute». Nel suo discorso di insediamento come nuovo presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella «non ha dimenticato nessuno», per dirlo con le parole di Laura Boldrini.

Tra gli altri, Mattarella ha ricordato i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che ancora attendono un processo sui loro presunti crimini in India, e Stefano Tachè, bambino di 2 anni morto nell’82 durante un attentato ad una sinagoga di Roma.

Il discorso ha toccato brevemente quasi tutti i temi immaginabili, dal tipo di ruolo che il presidente intende avere, agli italiani detenuti all’estero, all’immigrazione, la crisi, il lavoro, la cultura, il terrorismo.

Bisogna «intendere la politica come servizio al bene comune» e lottare contro la corruzione, che «ha raggiunto un livello inacettabile», ha detto il presidente.

Parlando del suo ruolo ha specificato: «L’arbitro dev’essere e sarà imparziale». Ma poi ha aggiunto: «I giocatori lo aiutino, con la loro correttezza».

Si è inoltre rallegrato della forte presenza di giovani e donne nell’attuale parlamento e si è impegnato a garantire l’applicazione della Costituzione, anche per quanto riguarda la parte che riguarda il diritto al lavoro, allo studio, alle libertà, alla pace e alla valorizzazione dei «tesori ambientali e artistici».

 
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