Progetti dell’F-35 fatti trapelare intenzionalmente alla Cina?

Edward Snowden ha recentemente rilasciato una presentazione Powerpoint al quotidiano tedesco Der Spiegel. I documenti rivelano il furto di cinquanta terabyte di informazioni riservate sull’F-35 Joint Strike Fighter ai danni dell’azienda appaltatrice che produce i velivoli.

Cinquanta terabyte di dati top secret sono come cinquanta milioni di dollari in oro: entrambi sono conservati al sicuro nel caveau di una banca. Se qualcuno volesse rubare la cassaforte di una banca, l’unico modo in cui potrebbe portarla fuori è attraverso la porta d’ingresso.

Potrebbe essere possibile che i dati siano stati volutamente lasciati trapelare ai cinesi per ingannarli affinché investissero centinaia di miliardi di dollari in un ‘caccia stealth’ che è già obsoleto o le cui capacità di invisibilità fossero compromesse dalle innovazioni nella tecnologia radar?

IN PRECEDENZA GLI USA HANNO DATO INFORMAZIONI ERRATE ALLE SPIE CINESI

In passato gli Stati Uniti hanno deliberatamente consentito che dati difettosi cadessero nelle mani per niente amichevoli dei regimi comunisti.

Nel 1982 la Cia aveva fiutato che le spie sovietiche del Kgb volevano rubare i dati sui progetti dei gasdotti canadesi e ha lasciato trapelare loro dei progetti non corretti. Questi sono stati la causa di una grande esplosione in una parte del gasdotto sovietico che è costata loro milioni di dollari in riparazioni e riprogettazione.

Thomas Reed, nel suo libro del 2005 At the abyss: An insider’s history of the Cold War [Negli abissi: La storia di un insider della Guerra Fredda, ndt], ha scritto: «Il software del gasdotto che doveva gestire le pompe, le turbine e le valvole era programmato per andare in tilt e per resettare la velocità delle pompe e le impostazioni delle valvole al fine di produrre delle pressioni ben oltre quelli accettabili per le giunture e le saldature delle tubazioni. Il risultato è stato la più imponente esplosione non nucleare e il più colossale incendio mai visti dallo spazio».
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LA CINA CERCA DI CONTRASTARE IL DOMINIO MILITARE USA

In Cina sono state sviluppate molte nuove armi con l’intento specifico di contrastare il dominio militare globale degli Stati Uniti. Una delle più eclatanti è il missile anti-portaerei Dong Feng-21 (Df-21D). Il Df-21 ha una portata stimata di 1.600-2.700 chilometri.

Un aereo statunitense Raptor F-22 ha un raggio d’azione di tremila chilometri. Può percorrere solo la metà di questa distanza dalla portaerei per poi tornare alla base per rifornirsi di carburante. È chiaro che il Df-21D è stato sviluppato per colpire una portaerei da una distanza oltre il raggio d’azione dei suoi aerei.

Un considerevole pezzo della tecnologia moderna che manca alla Cina è il caccia stealth di quinta generazione. Gli aerei che ha attualmente in servizio non sarebbero adeguati rispetto agli F-22 Raptor che sono in grado di abbattere facilmente diversi aerei cinesi senza nemmeno essere rilevati. Con l’ottenimento di cinquanta terabyte di dati riservati, la Cina sarebbe senza dubbio ben informata per investire rapidamente i suoi miliardi nello sviluppo di un aereo che possa contrastare il Raptor.

Lo Shenyang J-31, che è stato recentemente avvistato, è quell’aereo che, rivelando una più che misteriosa somiglianza con l’F-22, è sicuramente stato progettato per eguagliare la superiorità dei caccia statunitensi.

Gli Stati Uniti hanno cessato la produzione degli F-22 quasi tre anni fa. Forse hanno qualcosa di meglio.

UN INFILTRATO NEL FURTO DEI DATI?

Rob Holmes, esperto di sicurezza informatica e amministratore delegato del IpCybercrime.com conosce alcuni fatti interessanti riguardo alla pirateria.

«Gli hacker utilizzano dei proxy per mascherare il loro protocollo Internet (Ip); questo rallenta la velocità della loro connessione in modo significativo». Ha spiegato come Tor, la rete che rende gli hacker anonimi, dia agli utenti una velocità così lenta che «ci vorrebbero decine di migliaia di ore per rubare quella quantità di dati».

Non si avrebbe solamente una drastica riduzione della velocità di connessione generata dal mascheramento dell’Ip. La maggior parte dei computer, in particolare quelli contenenti dati segreti riservati, impiegano i firewall. Questi firewall bloccano determinate uscite impedendo il passaggio a consistenti quantità di dati.

Ad esempio le uscite della posta elettronica sono di solito configurate per non consentire il trasferimento rapido di grandi quantità di dati. Sarebbe come cercare di svuotare una piscina olimpionica con un tubo di gomma da giardino. Questo impedisce agli hacker di servirsi di un account di posta elettronica per rubare via mail l’intero contenuto del disco rigido.

È quasi garantito che un computer contenente dati sensibili venga correttamente configurato in modo tale che qualcuno non possa uscire dalla porta principale con i dati senza passare inosservato, non senza qualche aiuto.

«Tutte le grandi rapine hanno un uomo infiltrato. La maggior parte degli spionaggi aziendali inizia con un dipendente scontento e la maggior parte di questi può essere evitata dall’intervento tempestivo. Lo spionaggio spesso inizia con una lamentela al dipartimento delle risorse umane», ha detto il signor Holmes.

SNOWDEN SI ERA LAMENTATO

Il vice direttore dell’Nsa Richard Ledgett ha ammesso che Snowden, in una chiamata in teleconferenza al Ted 2014, aveva espresso ai suoi superiori la preoccupazione riguardo alle dimensioni e alla portata dei programmi di intercettazioni telefoniche.

Questo è un grande esempio di un dipendente con accesso alle informazioni segrete interne che ha presentato un reclamo riguardo al modo in cui le cose venivano fatte e su come lui era stato trattato, rilasciando infine documenti sensibili.

Se questa azione non è stata messa in atto per ingannare i cinesi portando loro a spendere miliardi e attirando loro in un falso senso di sicurezza, allora è stata molto probabilmente fatta da qualcuno che ha ricevuto un grosso compenso dal Governo o dall’esercito cinese per i loro interessi.

UN IMBROGLIO DA 400 MILIARDI DI DOLLARI?

L’F-35 Joint Strike Fighter (Jsf) è stato il progetto più costoso e problematico nella storia militare.

Ha continuamente incontrato battute d’arresto e a causa di enormi ritardi sta sperimentando un problema chiamato feature creep [aggiunta di nuove funzionalità rispetto a quelle di base, ndt].

Dal momento che la realizzazione del velivolo ha richiesto così tanto tempo durante il quale sono emerse nuove tecnologie, è necessario che queste vengano poi aggiunte all’aereo. Questo provoca un’altra battuta d’arresto durante la quale vengono sviluppate ulteriori nuove tecnologie che a sua volta devono essere aggiunte all’aereo.

Con circa 350 miliardi di euro già investiti e al momento solo 150 aerei in servizio attivo, il progetto dovrebbe finire per costare più 870 miliardi di euro.

Gli obiettivi del programma Jsf erano di fornire quattromila caccia stealth di quinta generazione agli Stati Uniti e ai suoi alleati a un prezzo accessibile.

L’esportazione degli F-22 Raptor in qualunque altro Paese era stata vietata e d’altra parte le Nazioni europee e l’Australia, dopo aver accertato le prestazioni di questi nuovi velivoli, desideravano mandare in pensione i loro aerei datati di terza e quarta generazione non invisibili ai radar. Il costo degli F-35 era stato originariamente stimato a meno 90 milioni di euro al pezzo; tuttavia a causa delle battute d’arresto e dell’aggiunta di nuove funzionalità, il prezzo è più che triplicato fino a raggiungere oltre 260 milioni di euro ‘chiavi in mano’.

Sono anche emerse segnalazioni di altri problemi dell’F-35. Il non poter utilizzare del carburante caldo, l’avere problemi di manovrabilità e l’essere troppo lento, sono solo alcuni di questi.

Articolo in inglese: Were the F-35 Plans Intentionally Leaked to the Chinese so They Could Build J-31 Fighter?

 
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