Xi Jinping si prepara per lo ‘scontro mortale’ anticorruzione

Il leader del Partito Xi Jinping sostiene che deve ancora essere sferrato un colpo da knockout nella campagna anticorruzione, sebbene la sua intensità e la sua portata stiano turbando il Partito Comunista cinese.

«Guardando indietro negli ultimi due anni ai problemi riscontrati con le indagini, la lotta contro la corruzione continua a essere ardua e severa», ha detto Xi in un recente incontro tenuto dall’unità operativa disciplinare del Partito, la Commissione centrale di Disciplina e di Ispezione (Ccdi).

Le sue osservazioni sono state pubblicate dalla agenzia mediatica statale Xinhua con il minaccioso (e tipicamente ridondante) titolo ‘Xi Jinping: Spingere più a fondo la campagna anti-corruzione, dove chiunque può essere un potenziale bersaglio indipendentemente dalla sua posizione politica’.

Le dure osservazioni sono arrivate sulla scia dei precedenti avvertimenti che il fazionalismo – la formazione di cricche politiche per proteggere gli interessi privati dei membri del Partito – non sarebbe stato tollerato.

I NOMI DEGLI INDAGATI

Successivamente, per la prima volta, Xi ha menzionato un gruppo di funzionari che sono stati effettivamente eliminati recentemente.

«Siamo determinati ad andare a fondo sulle violazioni della disciplina della legge che coinvolgono Zhou Yongkang, Xu Caihou, Ling Jihua e Su Rong. Per dimostrare a tutti che il Partito Comunista Cinese è disposto a far fronte al suo problema e a correggere i propri errori», ha detto Xi.

I quattro uomini, i quali sono in attesa di essere processati e quasi certamente incarcerati, un tempo esercitavano un enorme potere nel regime.

Zhou Yongkang era il precedente capo della sicurezza ed è il funzionario di più alto rango del Partito a essere messo formalmente sotto inchiesta.

Ling Jihua era il segretario del segretariato centrale del Partito Comunista, una carica assai sensibile che gestisce una grande quantità di documenti chiave e organizza la logistica intorno alla leadership centrale. È stato messo sotto inchiesta per ‘gravi violazioni disciplinari’ nel dicembre dello scorso anno.

Su Rong era il secondo responsabile della Conferenza consultiva politica del Popolo cinese, un organo consultivo pro-regime. È stato messo sotto inchiesta nel giugno dello scorso anno anche lui con l’accusa di gravi violazioni della disciplina e la legge.

CONSIGLI UTILI

Xinhua, meno di due ore dopo la pubblicazione dei commenti di Xi, ha pubblicato un editoriale dal titolo ‘I sei avvertimenti anticorruzione espressi nel discorso del segretario del Partito Xi Jinping’. L’articolo, come è comune nella propaganda statale, includeva commenti utili degli accademici intenti a orientare ulteriormente i pensieri della massa riguardo alla direzione che stava prendendo la campagna.

«Attualmente nella società vi è l’errata comprensione che la campagna anticorruzione stia volgendo al termine. Altri ritengono che se la campagna contro la corruzione verrà portata avanti, l’autorità del Partito sarà messa a repentaglio», ha detto il professor Wang Yukai della Scuola Nazionale cinese di Amministrazione.

Secondo quanto riporta l’articolo, il professor Wang ha aggiunto: «L’osservazione della ‘gravità e complessità della lotta anticorruzione’ permette di guardare attraverso la nebbia e comprendere la direzione successiva, aprendo la strada a un’ideologia unita e costringendo a scrivere un nuovo capitolo».

Xia Xiaoqiang, editorialista politico per l’edizione cinese di Epoch Times, ha detto in un’intervista che Xi stava probabilmente lasciando intendere che persino i più potenti funzionari saranno presi di mira nelle indagini e nell’epurazione politica.

«Quelli con grande influenza politica come Zhou, Xu, Ling e Su potrebbero essere soloZeng QinghongLi Changchun, entrambi ex membri del Comitato permanente del Politburo, e l’ex leader supremo Jiang Zemin», ha detto Xia.

«Le osservazioni di Xi Jinping mirano a raccogliere il sostegno pubblico per l’epurazione finale delle tigri più grandi».

SCONTRO MORTALE CON LE TIGRI

Secondo Zhang Lifan, scrittore, studioso e storico cinese che ha parlato il 14 gennaio con il quotidiano Ming Pao di Hong Kong, la tempistica della riunione e delle osservazioni di Xi è stata di per sé degna di nota.

«È molto insolito che l’incontro del Ccdi, la Quinta Sessione Plenaria, si sia tenuto meno di tre mesi dopo il precedente», ha detto Zhang. Sta a indicare che la campagna anticorruzione di Xi Jinping possa «intensificarsi a un nuovo livello», ha agginuto Zhang.

«È molto probabile che questo incontro sia un riscaldamento per tutti i funzionari del Ccdi prima di andare in guerra».

Tra la Terza e la Quarta Sessione Plenaria della Ccdi era trascorso quasi un anno, la precedente era stata tenuta il 12 novembre 2013.

Zhang ha continuato: «Considerando quello che è già stato fatto, non c’è modo che la campagna si possa fermare – dal momento che le persone sono state offese, queste potrebbero esserlo ulteriormente».

«Se non uccidi le tigri adesso, saranno loro poi a ucciderti. Non c’è altra scelta – è uno scontro mortale».

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